Ricetta autentica del Potjevleesch – Terrina fiamminga ancestrale di carni bianche in gelatina (versione purista)
Ricetta autentica del Potjevleesch – Terrina fiamminga ancestrale di carni bianche in gelatina (versione purista)
Scoprite la ricetta tradizionale del Potjevleesch, la terrina fiamminga degli Hauts-de-France, composta da carni bianche in gelatina aromatizzata, un’eredità medievale tramandata di generazione in generazione.
Paese / Regione
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Paese: Francia
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Regione: Hauts-de-France (Fiandre francesi, Westhoek, Dunkerque)
Autore della ricetta: Tradizione orale (nessuno chef identificato)
Specifiche puriste
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Tre carni principali: coniglio, maiale e vitello (il pollo è un’aggiunta moderna non riconosciuta).
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Uso di ossa con carne (piede di vitello, stinco) per permettere la gelificazione naturale.
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Liquido di cottura tradizionale: birra chiara locale (3 Monts, Ch’ti Blonde, Jenlain Blonde). Nelle versioni antiche: acqua + aceto di vino bianco.
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Aromi: timo, alloro, bacche di ginepro, pepe nero.
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Cottura lunga e delicata (≈ 3 h) seguita da riposo a freddo (12–24 h).
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Servire freddo, in terrina, con patatine fritte croccanti e insalata verde.
Storia
Potjevleesch (fiammingo “pot-je” = piccolo vaso, “vleesch” = carne) significa letteralmente “piccolo vaso di carne”.
Originario delle Fiandre francesi (Westhoek, Dunkerque), risale al Medioevo.
Antico predecessore medievale: ketelvleesch, menzionato in Le Viandier di Taillevent (XIV secolo), piatto di carni miste cotte in pentola e poi messe in barattoli per la conservazione.
Evoluzione:
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Inizialmente cotto con acqua + aceto, successivamente adattato alla birra chiara locale.
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Il vitello è stato gradualmente aggiunto come terza carne classica insieme a coniglio e maiale.
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Il pollo appare solo nei tempi contemporanei ed è ancora rifiutato dai puristi.
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Trasmissione: per lungo tempo piatto contadino, poi diffuso nei pub del Nord nel XIX secolo.
Leggenda / aneddoto
Le contadine del Westhoek preparavano il Potjevleesch in inverno per nutrire i mietitori estivi; la sua conservazione in gelatina fredda permetteva di trasportarlo facilmente nei campi.
A Bergues, un concorso gastronomico biennale ancora oggi contrappone francesi e belgi per il “vero” Potjevleesch.
Descrizione della ricetta
Terrina fredda di carni bianche stratificate, cotte lentamente in birra chiara aromatizzata alle erbe e poi raffreddate fino a formare la gelatina.
Servita fredda con patatine croccanti (il cui calore scioglie leggermente la gelatina) e insalata verde.
Ingredienti (versione purista – 6 porzioni)
Ingrediente | Quantità | Peso approssimativo |
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Coniglio (con ossa) | 1/4–1/2 coniglio | 250–300 g |
Maiale (spalla, pancia o stinco) | 1 pezzo | 250–300 g |
Vitello (stinco o pancia) | 1 pezzo | 200–300 g |
Cipolle | 1–2 | 100–150 g |
Aglio | 3–5 spicchi | 15–25 g |
Timo, alloro | Alcuni rametti | — |
Bacche di ginepro | 5–10 | 3–5 g |
Pepe nero in grani | Pizzico | — |
Birra chiara locale (Nord Francia) | ~75 cl | — |
Piede di vitello o maiale | 1 unità | 200–300 g |
Sale | Quanto basta | — |
Gelatina (se necessaria) | 3 fogli | ~6 g |
Nota: Il pollo è escluso dai puristi e non viene mai usato in questa versione.
Utensili necessari
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Coltello da macellaio e tagliere
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Terrina alta in gres con coperchio
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Contenitore per marinatura
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Setaccio fine / colino
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Ciotole per gelatina (se utilizzata)
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Piano cottura o forno a bassa temperatura
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Frigorifero
Passaggi dettagliati – Versione purista ottimizzata
Preparazione e taglio delle carni
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Tagliare coniglio, maiale e vitello a cubi regolari di 4–5 cm.
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Rimuovere membrane, grasso in eccesso e ossa piccole non necessarie per una consistenza uniforme.
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Sbollentare il piede di vitello o maiale: immergere in acqua bollente 5–10 min, quindi sciacquare con acqua fredda per rimuovere impurità e sangue e ottenere una gelatina chiara.
Marinatura aromatica (facoltativa ma consigliata)
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Disporre le carni in un contenitore adatto.
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Aggiungere birra chiara e aromi: timo, alloro, bacche di ginepro, pepe nero.
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Coprire e refrigerare 8–12 h.
Consiglio: per un sapore più profondo, girare i pezzi più volte durante la notte.
Disposizione delle carni nella terrina
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Posizionare i pezzi di carne a strati regolari affinché la gelatina avvolga ogni pezzo.
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Aggiungere ossa sbollentate tra gli strati per una migliore gelificazione naturale.
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Versare la marinata, completando con birra fino a coprire completamente la carne.
Consiglio estetico: alternare carne più chiara (vitello) e più scura (maiale, coniglio) per un effetto visivo gradevole al taglio.
Cottura lenta e prolungata
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Cuocere a fuoco molto basso sul piano cottura o in forno a bassa temperatura (150–160 °C) per circa 3 h.
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Mantenere un leggero sobbollire senza bollire.
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Schiumare regolarmente la superficie per eliminare impurità e ottenere una gelatina chiara.
Consiglio: coprire leggermente per evitare eccessiva evaporazione e conservare tutti gli aromi.
Filtraggio del brodo e gelificazione
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Rimuovere delicatamente carni e ossa.
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Filtrare il brodo con colino fine o garza doppia.
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Se la gelatina naturale è troppo debole, sciogliere la gelatina precedentemente ammollata in acqua fredda nel brodo caldo.
Consiglio: riscaldare delicatamente senza bollire per preservare trasparenza e sapore.
Assemblaggio finale nella terrina
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Disporre le carni in strati estetici.
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Versare il brodo filtrato (con o senza gelatina) fino a coprire completamente le carni.
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Lisciare la superficie ed eliminare bolle d’aria con spatola o cucchiaio.
Consiglio: picchiettare leggermente la terrina sul piano di lavoro per far risalire le bolle d’aria e garantire una gelatina uniforme.
Raffreddamento e presa della gelatina
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Lasciare raffreddare qualche minuto a temperatura ambiente.
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Refrigerare 12–24 h fino a gelatina ben ferma.
Consiglio: per sformare perfettamente, passare un coltello lungo i bordi e immergere brevemente la base in acqua tiepida.
Servizio e presentazione
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Rustico: tagliare la terrina e servire su tagliere con patatine fritte e insalata verde.
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Gourmet: tagliare a cubi regolari e disporre sul piatto con mesclun leggermente condito.
Consiglio gustativo: servire freddo ma non ghiacciato per far emergere appieno aromi di birra e erbe.
Tempo totale
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Preparazione + marinatura: 6–12 h
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Cottura: 3 h
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Riposo: 12–24 h
Valori nutrizionali (per 100 g)
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Energia: 150–200 kcal
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Proteine: 15–18 g
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Grassi: 8–12 g
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Carboidrati: < 2 g
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Allergeni: solfiti (vino/birra), gelatina (origine animale)
Versioni regionali
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Tradizione rigorosa: coniglio, maiale, vitello – senza pollo.
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Versione moderna: aggiunta di pollo.
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Versione antica: cottura con acqua + aceto di vino bianco.
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Variante belga: talvolta aromatizzata con birra bianca locale.
Consigli e suggerimenti
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Usare sempre birra chiara locale (evitare le scure).
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Rispettare i tempi di riposo a freddo per una perfetta gelificazione.
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Non aggiungere troppe spezie: il Potjevleesch deve rimanere semplice e autentico.
Servizio
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Rustico: fette di terrina su tagliere.
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Stile estaminet: con patatine fritte e insalata verde.
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Gourmet: presentazione a piatto, cubi regolari con mesclun condito.
Vini e bevande consigliati
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Vino bianco secco della Loira (Sancerre, Muscadet)
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Birra chiara locale del Nord Francia (3 Monts, Ch’ti, Jenlain)
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Acqua minerale frizzante