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Ricetta del Rasgulla della Principessa Rasamati – Perle dolci del Bengala, simbolo di un amore eterno

Ricetta del Rasgulla della Principessa Rasamati – Perle dolci del Bengala, simbolo di un amore eterno
राजकुमारी रसमती के रसगुल्ले की मोहक रेसिपी जानिए — एक निषिद्ध प्रेम और दुखद भाग्य से जन्मी बंगाल की यह मीठी मोती जैसी मिठाई आपके हृदय को स्पर्श करेगी।

Scoprite l’incantevole ricetta del Rasgulla della Principessa Rasamati, dolce perla bengalese nata da un amore proibito e da un destino tragico.

Aneddoto (Bengalese antico, traslitterato)
« প্রণয় বেদনা মধুর জলেতে গলে যায় »
“Il dolore dell’amore si scioglie nell’acqua dolce.”

Leggenda: Amore e annegamento
Una principessa del Bengala si innamorò perdutamente di un giovane cuoco del palazzo. Quando la loro storia fu scoperta, le leggi del regno la interruppero: il giovane cuoco fu condannato a morte. Prima della sua esecuzione, preparò per lei una pallina di formaggio dolce immersa in uno sciroppo trasparente come le lacrime, simbolo del loro amore. Il giorno dell’esecuzione, sopraffatta, la principessa si gettò nel fiume. Gli abitanti, commossi, gettarono rasgulla nell’acqua come offerta — gesto che divenne simbolo di un amore puro immerso nella dolcezza eterna.

Paese / Regione
Paese: India
Regione: Bengala Occidentale

Inventore della ricetta: Nobin Chandra Das (XIX secolo, versione moderna codificata)

Ricetta codificata: Sì

Libro ufficiale delle specifiche (Bangladesh / India)
Il Rasgulla (o Roshogolla) è codificato con il nome Banglar Rasogolla (IGP) dal 2017.
Le specifiche indicano:

  • Uso esclusivo di latte fresco di mucca

  • Coagulazione tramite acido alimentare naturale (succo di limone o aceto bianco delicato)

  • Impasto del chhena a temperatura ambiente (27–30 °C) fino a ottenere una consistenza liscia e flessibile

  • Cottura in sciroppo al 60% a 95–100 °C senza eccessiva bollitura

  • Conservazione in sciroppo chiaro a massimo 30 °C

Organismo di certificazione
Geographical Indications Registry, Governo dell’India

Evoluzione della ricetta
Originariamente i Rasgulla erano rustici e densi, modellati a mano nelle case bengalesi. Nel XIX secolo, Nobin Chandra Das perfezionò la tecnica dello sciroppo chiaro e della cottura lenta, dando al dessert la consistenza ariosa attuale.
Le versioni moderne a volte aggiungono acqua di rose, zafferano o cardamomo, ma la versione tradizionale rimane bianca, pura e semplice — come la leggenda.

Chef iconici e contributi
Nobin Chandra Das (नबीन चन्द्र दास – Nabīn Chandra Dās, 1832–1925): vero “padre del Rasgulla moderno”, codificò la ricetta a Calcutta. Introdusse la cottura delicata in sciroppo chiaro, dando al dessert una consistenza leggera e spugnosa. Il Banglar Rasogolla divenne così emblema dolce del Bengala.

K.C. Das (के. सी. दास – K. C. Dās, 1868–1934): figlio di Nobin Chandra Das, sviluppò la versione in conserva e perfezionò la purezza dello sciroppo. Grazie a lui, il Rasgulla viaggiò in tutta l’India e oltre, diventando un’icona culturale.

Bibhuti Bhushan Nag (विभूति भूषण नाग – Bibhūti Bhūṣaṇ Nāg, XX secolo): celebre confettiere delle cerimonie reali del Bengala, introdusse la cottura lenta a vapore, rendendo la consistenza ancora più morbida. Popolarizzò le versioni aromatizzate con zafferano e rosa, simboli di amore e lusso principesco.

Sujata Guha (सुजाता गुहा – Sujātā Guhā, contemporanea): chef bengalese di ispirazione europea, reinventa il Rasgulla con approccio gastronomico. Il suo sciroppo con geranio rosa, cardamomo verde e sale rosa dell’Himalaya ne fa una creazione sensuale e floreale, all’incrocio delle culture.

Anirban Banerjee (अनिर्बान बनर्जी – Anirbān Banerjī, contemporaneo): pasticcere del Kolkata Sweet Atelier, inventò il Rasgulla d’oro, una perla bianca farcita con latte condensato e decorata con foglia d’oro commestibile — omaggio alla leggenda romantica della Principessa Rasamati.

Rukmini Sen (रुक्मिणी सेन – Rukmiṇī Sen, XIX secolo): prima donna bengalese nota per insegnare la preparazione dei Rasgulla in un collegio femminile a Shantipur. Aggiungeva alcune gocce di acqua di kewra (pandanus) per esaltare il profumo del latte.

Haripada Ghosh (हरिपद घोष – Haripada Ghoṣ, XX secolo): artigiano zuccheriero di Chandannagar, perfezionò la tecnica del chhena (formaggio fresco scolato) a temperatura controllata, assicurando consistenza ideale per modellare le perle.

Madhurima Mukherjee (मधुरीमा मुखर्जी – Madhurimā Mukherjī, XXI secolo): chef pasticcera e ricercatrice culinaria, introdusse il Rasgulla infuso al gelsomino, servito tiepido in sciroppo di fiori di riso, esplorando sensualità e nostalgia del Bengala di un tempo.

Storia
Il Rasgulla ha radici nelle offerte religiose del tempio di Jagannath a Puri (Odisha), dove una preparazione simile, il Kheer Mohana, era servita alle divinità dal XV secolo.
Il Bengala, terra di latte e zucchero, adattò la ricetta rendendola più soffice e aromatica.
I Rasgulla diventarono simbolo di raffinatezza nelle corti reali, prima di conquistare tutta l’India.
La tragica storia d’amore della Principessa Rasamati e del giovane cuoco bengalese fu popolarizzata nei racconti locali del XIX secolo — dando al dessert una dimensione poetica: dolcezza nata dal dolore.

Descrizione della ricetta
Piccole palline bianche e setose, a base di formaggio fresco di latte cagliato (chhena), delicatamente cotte in sciroppo chiaro di zucchero.
La loro consistenza è ariosa, leggermente spugnosa, e il sapore dolce e lattiginoso evoca purezza e tenerezza.
Servite fredde, si sciolgono in bocca liberando uno sciroppo d’amore e nostalgia.

Ingredienti (per 12 pezzi)
1 L di latte intero di mucca
2 cucchiai di succo di limone filtrato
500 mL acqua
200 g zucchero
1 baccello di cardamomo verde (opzionale)
1 cucchiaino di acqua di rose (facoltativo, versione romantica)

Fasi dettagliate – Versione tradizionale indiana

  1. Cagliatura del latte (Doodh Phentana / दुध फेंटाना)
    Scaldare 1 L di latte intero fresco in una casseruola spessa di rame o acciaio inox (patila) a fuoco medio fino a leggero fremito, senza bollire completamente.
    Aggiungere gradualmente 2 cucchiai di succo di limone filtrato o aceto delicato, mescolando delicatamente con un cucchiaio di legno (kacchi), per far cagliare il latte.
    Quando il cagliato si separa dal siero, rimuovere immediatamente dal fuoco.
    Trasferire il cagliato in un panno fine o muslin sospeso per scolare il siero. Sciacquare leggermente con acqua fredda per fermare la coagulazione e ottenere un chhena morbido e umido pronto per l’impasto.

  2. Preparazione del chhena (Formaggio fresco / छेना तैयार करना)
    Scolare il chhena per 30 minuti, mantenendo l’umidità necessaria per la consistenza finale.
    Su un vassoio di legno o thali, impastare il chhena con le mani fino a ottenere una pasta liscia, morbida, omogenea e non appiccicosa.
    Dividere in 12 porzioni uguali (~20 g ciascuna) e formare palline rotonde e lisce, senza crepe, per garantire una cottura uniforme nello sciroppo.

  3. Preparazione dello sciroppo (Chashni / चाशनी)
    In una casseruola spessa (patila), mescolare 500 mL di acqua e 200 g di zucchero.
    Portare a leggero bollore (95–100 °C) a fuoco medio.
    Aggiungere 2–3 baccelli di cardamomo schiacciati (Elaichi) per aromatizzare lo sciroppo.
    Mantenere un leggero fremito affinché lo sciroppo rimanga chiaro e non cristallizzi.

  4. Cottura dei Rasgulla (Rasgulla Pakana / रसगुल्ले पकाना)
    Posizionare delicatamente le palline di chhena nello sciroppo bollente, una per volta, usando una schiumarola tradizionale (Jhajhri / झाझरी).
    Coprire e cuocere a fuoco medio-basso per 20–25 minuti senza mescolare.
    I Rasgulla devono raddoppiare di volume, restare spugnosi e morbidi al tatto. Verificare la cottura premendo leggermente una pallina: deve riprendere la forma.

  5. Raffreddamento e aromatizzazione (Thanda Karna / ठंडा करना)
    Togliere la casseruola dal fuoco e lasciare riposare i Rasgulla nello sciroppo per 15 minuti per stabilizzare la consistenza.
    Aggiungere 1 cucchiaino di acqua di rose o qualche goccia di essenza di kewra per la versione aromatica tradizionale.
    Raffreddare a temperatura ambiente, poi refrigerare almeno 2 ore prima del servizio per ottenere consistenza perfetta e dolcezza tipica del Bengala.

Versioni / Varianti regionali
Versione Odia (Pahala Rasgulla): più densa, più dolce, sciroppo denso.
Versione Bengalese (Banglar Rasogolla): più leggera, bianca, sciroppo chiaro.
Versione moderna di Calcutta: aromatizzata con rosa o zafferano.

Consigli e suggerimenti
Usare sempre latte fresco, non UHT.
La cagliatura deve essere immediata: l’eccesso di acido rende il chhena granuloso.
Non mescolare mai durante la cottura: il Rasgulla si spaccerebbe.
Lo sciroppo deve rimanere chiaro, senza caramellizzazione.

Consiglio dello chef
Per effetto “Principessa Rasamati”, servire i Rasgulla in una coppa di cristallo con un filo di acqua di rose e qualche petalo essiccato.

Servizio
Presentazione gourmet: in bicchieri di cristallo con sciroppo trasparente, decorati con foglia d’argento commestibile.
Presentazione rustica: in ciotola tradizionale di terracotta (bhande).
Accompagnamenti classici: tè nero Darjeeling o lassi alla rosa.

Vini e bevande consigliati – Stile bengalese

  1. Bevande alcoliche indiane
    Vino dolce di Nashik: tipico del Maharashtra, leggermente fruttato, perfetto per accompagnare lo sciroppo delicato dei Rasgulla.
    Sula Brut Tropical: spumante indiano con note di frutta tropicale, per un’esperienza festiva e leggera.
    Vino di mango fermentato (locale): talvolta proposto in alcune zone del Bengala occidentale, aggiunge dolcezza e originalità per un abbinamento locale e autentico.

  2. Bevande tradizionali bengalesi (analcoliche)
    Chaï nero bengalese (Assam o Darjeeling TGFOP): tè forte infuso con cardamomo e chiodi di garofano, servito caldo per abbinamento aromatico e accogliente.
    Sherbet di rosa o kewra: acqua zuccherata profumata con rosa o essenza di kewra, ricorda lo sciroppo dei Rasgulla e prolunga l’esperienza romantica.
    Succo di mango Alphonso o litchi: fruttato e naturale, perfetto per bilanciare la dolcezza del dessert.

  3. Suggerimenti internazionali per servizio gourmet
    Moscato di Frontignan: aromi floreali e miele, per abbinamento dolce e raffinato.
    Champagne demi-sec: bollicine fini e freschezza per contrastare lo sciroppo dolce dei Rasgulla.
    Tè nero floreale (Gelsomino, Earl Grey o Darjeeling Second Flush): equilibrio aromatico e consistenza morbida, ideale per servizio dessert di alta gamma.

Glossario
Chhena: formaggio fresco ottenuto cagliando il latte con acido naturale.
Pahala Rasgulla: versione antica del Rasgulla, originaria dell’Odisha.
Kheer Mohana: antenato del Rasgulla, offerto nei templi induisti.

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